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Dicono di noi

Recensioni e impressioni del pubblico

Dino Villatico, La Repubblica

"A Spoleto la rivelazione è stata, al concerto di mezzogiorno, il quartetto vocale The Ring around Quartet, giovane e simpatico gruppo italiano che affronta soprattutto il repertorio rinascimentale francese e lo fa con una grazia, una penetrazione espressiva straordinarie, intonazione impeccabile, dizione aderente allo spirito dei testi cantati. Insomma li si direbbe perfetti..." 

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La Repubblica

Alla Filarmonica di Trento The Ring Around ci restituisce il vero madrigale

" Il piacere di una ritrovata naturalezza dove anche la polifonia diventa gioco dei sensi, festa d’occhi e d’orecchie. E allora perché no? Che si canti intanto a memoria, per restituire l’idea di estemporaneità e sorpresa, che vi si aggiunga il gesto, la piccola movenza di danza, o la coreografia legata al testo, senza paura di essere trasgressivi. (...) E piace soprattutto che l’idea nuova – almeno per il pubblico cittadino – venisse da artisti italiani, poiché dietro alla sigla inglese in realtà si celano quattro magnifiche voci genovesi capaci di ammaliare la platea, trasformando il madrigale in spettacolo, senza mai rinunciare all’eleganza, alla raffinatezza di un contesto che rimane aristocratico, culturalmente alto. Idea nell’idea poi, l’estensione metaforica del principio della varietas, dell’orgoglioso eclettismo umanistico e grazie a voci così duttili e ad assieme tanto perfetto poter aggiungere lo sperimentalismo moderno..."

 

 

C.V. Amadeus

"Belle voci italiane: le femminili non androgine, le maschili arrotondate senza leziosità; le une e le altre rilassate nell’emissione e leggere d’appoggio come si conviene al repertorio proto-polifonico, ma capaci di cantare sul fiato, cioè di produrre agilità senza aspirarle tra continui fiotti d’aria alla maniera dei Nordici (...) il risultato accarezza le orecchie al pubblico di Bologna Festival."

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Judith Malafronte, Opera News by Metropolitan New York

"Ring Around Quartet and Consort showcases each of its members in imaginative readings, including a few versions for solo lute. Even in ensembles the voices retain individuality, blending gently for the sorrowful “Occhi miei, al pianger nati” and energetically intoning the “Tandaridondella” refrain of Sebastiano Festa’s “L’ultimo dì di Maggio.” Tenor Umberto Bartolini is an engaging performer with an attractive, easy sound, and his drunken opening to Zesso’s “D’un bel matin d’amore” is amusing without exaggeration..."

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Paolo Gallarati. La Stampa

Bel concerto offerto dalla De Sono

" (...) quattro voci di straordinaria qualità che si fondono in un assieme simile a un piccolo coro angelico..."

 

 

Sara Patera, Giornale di Sicilia

Ma che leggiadra sensualità, tra «frottole» e «villanelle»

"Un concerto e qualcosa di più, al Politeama di Palermo con The Ring Around Quartet...tengono desta l’attenzione del numeroso pubblico (in maggioranza giovanile) e ne suscitano l’entusiasmo. Toni soft che accarezzano l’orecchio e ci ripagano di tanti urlatori vocali, mobilità misurata di gesti che riesce a dare elegante teatralità alle chansons e una duttilità delle voci che dà piacevolezza al gioco a quattro. Sorridente l’ammicco, flessuoso l’intreccio, morbido il fraseggio che in sottile rarefazione riesce a creare un’atmosfera, di volta in volta, nonostante le intersezioni degli applausi. ..A piedi nudi, nella semplicità del bianco... E si esce con una sensazione di gioiosa leggerezza."

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A.Z. Gazzetta di Mantova 

Successo a Palazzo Te per ‘Gioco di Voci’

The Ring around quartet conquista con voci fresche e ben assortite, precise... Un programma ben selezionato, eseguito a memoria con grazia ed accuratezza, senza i formalismi, sottolineato dagli abiti, dal canto a piedi nudi, dalle delicate coreografie (pochi gesti e movimenti, ma efficaci nei loro significati), ..con il piacere ed il sapore dell’autentico intrattenimento intellettuale.Vivo successo.

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Marco Bizzarini Giornale di Brescia

Ring Around Quartet… e la polifonia rinascimentale sorride

Splendido invito alla riscoperta della polifonia profana rinascimentale... Dimensione ludica, realizzata con gusto ed eleganza, ha valorizzato la naturale vivacità di questi brani.. Tecnica vocale impeccabile, reciproca intesa e mirabile intonazione, accompagnando le loro esecuzioni con una vivace gestualità, movenze coreografiche e strategie di sguardi, costruendo una dimensione teatrale.

Divertentissimo, infine, il bis proposto nel finale: un’ironica rilettura di un brano moderno del Quartetto Cetra 
(«Ma le voleva bene») con spiritose allusioni allo stile musicale madrigalesco. 

S tende a credere che la musica del Cinquecento si rivolga solo a un pubblico di iniziati, ma con le riletture del Ring Around Quartet c‘è da scommettere che si aggiungeranno ben presto nuovi appassionati.

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